Dott. Giovanni Paolo Talarico
Cardiologo
L’infarto si può prevenire in 4 casi su 5. Lo rivela un ampio studio svedese i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of the American College of Cardiology.
La prevenzione cardiologica è uno degli aspetti fondamentali della Cardiologia moderna.
Particolare attenzione dev’essere data alla familiarità per cardiopatia ischemica (ad es. un parente di sesso maschile colpito da infarto prima dei 55 anni o una parente di sesso femminile sotto i 65 anni) come altrettanto importante è saper riconoscere e considerare i fattori di rischio: dall’ipertensione alla dislipidemia (colesterolo alto), dal diabete al fumo, dall’obesità alla sedentarietà.
Quattro suggerimenti per prevenire l’infarto:
- Prevenire l’infarto smettendo di fumare
Il fumo è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. Il fumo danneggia le pareti delle arterie favorendo il deposito di grassi e aumentando in questo modo il rischio di trombosi, fenomeno responsabile di infarto e ictus.
Chi fuma da molto tempo spesso ritiene che ormai il danno sia fatto e allora tanto vale continuare. Niente di più sbagliato: smettere di fumare, a qualsiasi età, riduce del 50% il rischio cardiovascolare.
Sono sufficienti tre o quattro sigarette al giorno per aumentare il rischio di infarto.
- Prevenire l’infarto con la dieta
Quello che mangiamo è molto importante per la salute del cuore. Una dieta ricca di grassi animali aumenta il rischio di accumulare grassi nel sangue e, di conseguenza, di andare incontro a eventi acuti quali infarto e ictus.
Al contrario, una dieta ricca di alimenti vegetali è un fattore protettivo per il sistema cardiovascolare.
Alcuni consigli pratici per prevenire l’infarto a tavola?
- Limitare il consumo di sale.
- Bere molta acqua ed evitare bevande zuccherate ed alcolici. Il vino rosso, consumato in modiche quantità (un bicchiere a pasto), può produrre un beneficio grazie alla presenza di resveratrolo, un noto antiossidante.
- Utilizzare solo condimenti grassi di origine vegetale, in particolare olio extravergine d’oliva che è adatto anche alle cotture ad alte temperature.
- Limitare il consumo di zuccheri, in particolare evitare i dolci industriali.
- Preferire i cereali integrali a quelli raffinati e non dimenticare di inserire i legumi nella dieta.
- Limitare il consumo di carne, specie quella rossa, e di insaccati.
- Limitare molto il consumo di formaggi stagionati.
- Consumare verdura cruda o cucinata ogni giorno.
- Evitare la frittura.
- Prevenire l’infarto evitando il sovrappeso
Sovrappeso e obesità sono fattori di rischio per l’infarto: più è elevato l’eccesso di peso corporeo, più alto è il rischio cardiovascolare. Il grasso più pericoloso è quello localizzato nella zona centrale del corpo; l’obesità addominale, infatti, aumenta oltre il doppio il rischio di infarto miocardico. È dunque molto importante fare il possibile per tenere il peso corporeo nella norma, con uno stile di vita sano.
- Prevenire l’infarto con l’attività fisica
Praticare regolarmente un’attività fisica adeguata alla propria età e al proprio stato di salute aiuta a prevenire l’infarto. Lo sport è importante perché:
- Favorisce il controllo di pressione arteriosa, glicemia e colesterolemia.
- Migliora il tono e l’ossigenazione muscolare.
- Aiuta a mantenere il peso nella norma.
- Migliora il tono dell’umore.
Bisognerebbe praticare attività fisica almeno 2-3 volte a settimana. È inoltre consigliabile seguire uno stile di vita attivo, cioè camminare più spesso a piedi, fare le scale quando possibile e cogliere tutte le opportunità per muoversi.
Quali esami è utile eseguire e a che età è importante cominciare la prevenzione?
E’ importante iniziare attorno ai 40-45 anni con un’accurata visita cardiologica con Elettrocardiogramma, soprattutto in presenza di familiarità per cardiopatia ischemica. Lo screening inizia con la misurazione domiciliare della pressione arteriosa e la valutazione dei valori di glicemia, colesterolo e trigliceridi nel sangue.